SAPONE di ALEPPO

testo di Antonio Bigliardi


L'Anima si fonde nell'Amore e rinasce come fiore d'eternità nelle aiuole celesti.

Maria Valtorta


Ecco cosa si può provare lavandosi con un semplice sapone naturale, quando, con l'anima aperta si ripercorrono le mete utilizzate per creare una meraviglia, l'incontro e la collaborazione tra uomo e natura.

Nella città di Aleppo (bianco lattea) in Siria, Patrimonio dell'Umanità e Capitale Culturale del Mondo Islamico, arrivano con quella lontananza che ancor più unisce l'Anima, gli effluvi del mare e l'acqua dell'Eufrate, qui nasce un grande sapone artigianale unico al mondo e totalmente naturale, biodegradabile al 100%... insuperabile per la sua naturale semplicità che lo rende il più longevo sapone al mondo, riconosciuto ed eletto dai sensi umani come il migliore... Nessun intruglio chimico può uguagliare e tantomeno superare la Sapienza contenuta nella verità e nella semplicità della Natura.

Padre del rinomato sapone di Marsiglia che è appunto il Figlio dell'Aleppo, quest'ultimo viene ancora oggi ricavato con il metodo tradizionale nella profumata terra di Provenza in Francia dove viene essiccato lentamente al soffio del Maestrale...

Il sapone di Aleppo stupisce per la sua naturalezza, lavarsi con questo sapone artigianale è ritornare alle origini della purezza, è ritornare alla semplicità di un gesto importante che ogni persona compie quotidianamente e che unisce la purezza e la freschezza dell'Acqua alla forza purificante del Sole.

In merito all'Acqua è giusto portare a conoscenza che nel Bimaristan Arghun (casa di cura) della città di Aleppo era in uso un particolare sistema di Fontane che trasportava l'Acqua per condotti molto lunghi facendola ossigenare e quindi purificare a contatto dell'ossigeno e della luce del Sole, mentre il fluire e lo zampillare dell'Acqua procuravano una piacevole melodia rilassante per l'anima.

Ci troviamo tra le mani un cubo di sapone verde del peso variabile dai 180 ai 250 gr. la cui fragranza ci avvicina alla natura incontaminata, affascinante stupore che scivola tra le mani... e dopo solo qualche lavaggio vince la nostra perplessità e ci conquista per la sua umana naturalità artistica e sapienza celate nella sua composizione.

Per creare questo sapone eccezionale, vengono infatti sapientemente miscelati ingredienti assolutamente naturali con una ricetta antica migliaia di anni... Troviamo accenni a questo sapone nella Bibbia e probabilmente la stessa Famiglia di Gesù lo utilizzava e tutti i suoi discepoli... Nella grande Moschea Omayyade della città di Aleppo si trova la tomba di Zaccaria, padre di San Giovanni Battista. Nella Sinagoga al-Bandara sono stati conservati i più antichi manoscritti del Vecchio Testamento.

Ci tuffiamo a ritroso nel tempo toccando i deserti, le oasi, le tende dei califfi orientali, gli arabi, e quindi il Mediterraneo, la Sicilia, fino in Provenza a Marsiglia..., in Spagna... e ora in tutto il mondo... qui con noi... un verde splendore originale.

L'Olivo è originario della Siria e fu considerato sacro da molte popolazioni, consacrato ad Atena la figlia di Zeus e dea della Sapienza. L'olivo è simbolo di vita, di prosperità e pace, luce e sapienza, forza e sollievo, energia, rinascita e rigenerazione.

Dopo la raccolta delle olive inizia la spremitura a freddo e quindi l'estrazione dell'olio di Oliva, il quale viene cotto lentamente per giorni in grandi paioli riscaldati a fuoco di legna, a questa soluzione viene aggiunta soda (carbonato di sodio) ricavata da giacimenti naturali come i laghi di natron egiziani o estratta dal sale marino, questa unione crea una pasta filante alla quale si aggiunge a freddo il particolare e profumato olio di bacche di Alloro in proporzioni variabili dal 4% al 60%. Più olio di Alloro è presente e più il sapone è pregiato e profumato e quindi di prezzo elevato.

L'Alloro come l'Olivo è un sempreverde, pianta solare consacrata al dio Apollo e associata alla ninfa Dafne che significa Lauro. Ovidio nelle Metamorfosi racconta che Dafne era una ninfa consacrata alla casta Artemide e rifiutava tutti i pretendenti che la chiedevano in sposa. Un giorno Apollo venne colpito da una freccia d'oro lanciata da Eros il dio dell'amore. Questa freccia lo fece ardere d'amore per Dafne. Rincorsa da Apollo che la sta per raggiungere, Dafne a sua volta colpita e resa insensibile da una freccia di piombo, invoca l'aiuto del padre affinché la salvi, e questi la tramuta in Alloro. Apollo promette allora che, non potendo essere sua sposa, sarebbe stata per sempre la sua pianta e se ne orna i capelli creando un'unione di forza e veggenza, di profetica sapienza.

Aromatica, digestiva, benefica e positiva, espettorante, un concentrato delle energie e della sapienza della natura. Pianta protetta e vivificata dal sole, simbolo di gioia e affermazione, impregnata del fuoco dello Spirito, ossia di Sapienza, pianta profetica, purificante, vitale, simbolo di vittoria. Aiuta la mente ad elevarsi al di sopra della coscienza ordinaria, risvegliando l'ispirazione e la creatività. Rinforza le difese dell'organismo e combatte le infezioni. Stimola l'attività dei follicoli piliferi in caso di tendenza alla caduta dei capelli e allontana parassiti e insetti, ecco perchè il sapone di Aleppo viene spesso riposto in cassetti e armadi, vicino agli indumenti: è un efficace antitarme.

La pregiata miscela contenuta nei paioli viene poi versata su spaziosi pavimenti adibiti in grandi camere situate nelle bellissime catacombe aleppine e lasciato raffreddare naturalmente disteso all'aria in queste lunghe camere arquate.

Si procede poi al taglio manuale e alla timbratura pezzo per pezzo, una volta impilato ad arte e posto sui lati delle stanze, lo si lascia essiccare per 9-12 mesi in queste grandi catacombe arieggiate e quindi fatto maturare anche per anni.

Profondamente antisettico il sapone di Aleppo è adatto ad ogni tipo di pelle e per tutto il corpo, anche i capelli..., essendo molto delicato è adatto a tutti i tipi di pelle, anche quelle dei bambini, inoltre ottimo in caso di acne, allergie, eczemi, psoriasi, forfora... distende la pelle e apre i pori, ottimo come crema da barba, utilizzato perfino nei famosi bagni turchi d'oriente come trattamento di bellezza, può essere lasciato sulla pelle anche minuti come maschera di bellezza... un verde dono solare creato dall'uomo e dalla natura che vi terrà compagnia per mesi...







Il Sapone di una volta...

testimonianza di Silvana A.


Il sapone che si produceva una volta nelle campagne non era un sapone pregiato come quello di Aleppo, e neanche poi il derivato sapone di Marsiglia... Il sapone che si faceva ai miei tempi era un sapone più povero e non era olio di oliva... ma voglio poi spiegartelo bene... certo che riportandomi alla mia infanzia, mi porta anche dolci ricordi... Parto un pò da lontano per cercare di spiegare in breve, il perchè si faceva il sapone nelle case contadine ai miei tempi... bada bene, stiamo andando indietro di mezzo secolo... Una volta all'anno si uccideva il maiale, o più di uno a secondo di quanto era grande (di componenti) la famiglia... Del maiale non si sciupava niente, tutto era commestibile... Una delle cose che si faceva erano i salami, che dovevano durare per tutto l'anno, ovvero fino alla prossima uccisione... Una parte veniva stagionata nei magazzini, ed era quella che veniva consumata prima (non esistevano frigoriferi) l'altra parte veniva messa sotto grasso negli otri di terracotta oppure si usavano latte stagnate, questi potevano sopportare anche il caldo estivo... Quando poi tutti i salami erano stati consumati, restava questo grasso, e poichè niente veniva sprecato e tantomeno buttato, serviva per fare il sapone... ecco quale era la base del nostro sapone contadino, che poi sarebbe servito a fare il bucato e anche per uso personale... mani, viso, corpo... Per noi bambini era una festa, poichè non c'erano altri divertimenti (non c'era neanche la televisione, anche se come invenzione esisteva già, ma pochi ce l'avevano) quasi sempre si accendeva un fuoco nel cortile, sotto ad un grosso tripiede, su cui si sarebbe poi messo il calderone con dentro il grasso e gli altri ingredienti necessari (si compravano dai pizzicagnoli oppure nelle ferramenta), mandavano noi ragazzi a comprarli si chiamava "dose" e lo era veramente si dichiaravano i kg di grasso che c'erano ed in base a quello ti veniva pesata la soda necessaria... prova ad immaginare, adesso, qualle magico spettacolo si offriva ai nostri occhi, questo calderone che sobbolliva per delle ore, e questa materia che cambiava di colore e di consistenza... odori strani, che ancor mi pare di sentire, straordinario, sensazioni indimenticabili... Quando poi la cottura giungeva al termine e la consistenza era quella giusta, veniva versato il tutto nelle latte che gli davano una forma di parallelepipedo... a tempo debito (dopo il raffreddamento e ad indurimento avvenuto) si rovesciava su delle tavole di legno e lì veniva tagliato a cubi (o almeno a qualcosa che sembravano ...cubi) ...il sapone era fatto... si metteva su mensole di legno in un luogo fresco... sarebbe durato per tutto un anno... A ripensarci adesso, mi pare quasi impossibile, che potessimo vivere così, eppure... ma i ricordi sono belli e gioiosi...
Silvana A.




Natura, Amore e Vita
© 2009 Natura, Amore e Vita
Antonio BIGLIARDI
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in sottofondo: Edgewater di Jim Brickman; ...sullo sfondo: Foto di Antonio Bigliardi (1024x768 pixel)

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